- Cos'è il piede d'atleta (tinea pedis)?
- Quali sono i sintomi del piede dell'atleta?
- Quali sono le cause del piede d'atleta?
- Come capire se si ha il piede dell'atleta? La diagnosi
- Come curare il piede d'atleta?
- Quali sono i tempi di recupero per guarire dal piede d'atleta?
- Come prevenire il piede d'atleta?
- Domande Frequenti
Cos'è il piede d'atleta (tinea pedis)?
Il piede d’atleta, chiamato anche tinea pedis, è una comune infezione fungina che colpisce la pelle dei piedi. Si tratta della forma più frequente di infezione dermatofitica in assoluto, soprattutto nelle zone urbane, calde o tropicali. L’infezione interessa più spesso lo spazio tra le dita dei piedi, ma può coinvolgere anche la pianta del piede, l’arco plantare, il dorso del piede e i talloni.

Secondo quanto rilevato da uno studio scientifico, confermato anche dalle indagini effettuate dal sito di prenotazioni mediche online EccellenzaMedica.it, la tinea pedis può colpire fino a circa il 10% della popolazione mondiale. Gli uomini adulti presentano una prevalenza di tinea pedis maggiore rispetto alle donne.
Quali sono i sintomi del piede dell'atleta?
Il piede d’atleta può manifestarsi in modi diversi, ma il sintomo più comune è la presenza di prurito intenso, soprattutto tra le dita dei piedi. La pelle può diventare secca, screpolata, arrossata o desquamata, e in alcuni casi può comparire una sensazione di bruciore o pizzicore. L’infezione può interessare uno o entrambi i piedi e assumere numerose forme cliniche. Segni e sintomi tipici sono:
- Pelle che si spacca o si sfalda, soprattutto tra le dita;
- Aree arrossate, violacee o grigiastre a seconda del fototipo;
- Prurito, spesso più intenso dopo aver tolto scarpe e calze;
- Odore sgradevole dei piedi;
- Bruciore o dolore pungente;
- Vescicole o piccole bolle piene di liquido;
- Pelle secca e ispessita sulla pianta o sui lati del piede;
- Lesioni che possono sanguinare se molto screpolate;
- Unghie che cambiano colore o si sfaldano se l’infezione si estende anche alle unghie (onicomicosi).
Le diverse forme cliniche del piede d'atleta
| Tipo di infezione | Caratteristiche principali |
| Infezione interdigitale (la più comune) | Colpisce soprattutto tra il 4° e 5° dito; la pelle appare bianca, macerata, squamosa; possono comparire crepe dolorose. |
| Forma “a mocassino” | Coinvolge pianta, talloni e bordi del piede; la pelle appare ispessita, secca, screpolata; possibile coinvolgimento delle unghie. |
| Forma vescicolare | Presenza di vescicole o bolle piene di liquido, soprattutto sulla pianta del piede; insorgenza spesso improvvisa. |
| Forma ulcerativa (la più rara) | Compaiono ulcere e piaghe aperte tra le dita o sulla pianta; possibile bruciore intenso e sovrainfezioni batteriche. |
Quali sono le cause del piede d'atleta?
Il piede d’atleta è causato da un’infezione provocata da dermatofiti, una famiglia di funghi responsabili anche della tigna e dell’infezione dell’inguine (tinea cruris). Questi microrganismi prosperano in ambienti caldi, umidi e scarsamente ventilati (scarpe chiuse, spogliatoi, docce pubbliche e pavimenti bagnati). Le specie fungine più frequentemente coinvolte sono:
- Trichophyton rubrum;
- Trichophyton interdigitale;
- Epidermophyton floccosum
L’infezione è altamente contagiosa e può diffondersi:
- Tramite contatto diretto con una persona infetta;
- Attraverso superfici contaminate (asciugamani, tappetini, calzini, scarpe, pavimenti);
- Da una parte del corpo all’altra, soprattutto se si grattano o si manipolano le zone colpite.
Fattori di rischio
Chiunque può sviluppare il piede d’atleta, ma alcuni fattori aumentano significativamente la probabilità di contrarre l’infezione:
- Calzature chiuse o occlusive, che intrappolano calore e umidità;
- Piedi sudati (iperidrosi) o mantenuti umidi per lungo tempo;
- Frequentare piscine, saune, palestre, spogliatoi o altre aree pubbliche a piedi nudi;
- Condividere asciugamani, tappetini, scarpe o calzini;
- Scarsa igiene del piede;
- Sistema immunitario indebolito (influenza, chemioterapia, immunodepressione);
- Diabete;
- Corticosteroidi o farmaci immunosoppressori;
- Problemi circolatori periferici o linfedema
L’infezione, pur essendo particolarmente frequente nei giovani adulti e negli uomini, può interessare chiunque, anche bambini e anziani.
Complicazioni
Il piede d’atleta, se non trattato, può peggiorare. Le complicazioni più comuni sono:
- Diffusione ad altre aree del corpo (mani, inguine, unghie);
- Sovrainfezioni batteriche, in quanto le fessurazioni e le ragadi della pelle possono infettarsi, causando cellulite (infezione batterica del tessuto cutaneo, anche grave), dolore, gonfiore e arrossamento marcato;
- Infezione cronica (se ignorato, il piede d’atleta può diventare una condizione recidivante o persistente, con fastidio costante, pelle ispessita e rischio maggiore di reinfezione);
- Contagio ad altre persone.
Il fungo si trasmette con facilità in casa, soprattutto tramite asciugamani, superfici del bagno e pavimenti.
Come capire se si ha il piede dell'atleta? La diagnosi
Nella maggior parte dei casi, il piede d’atleta si riconosce già con una semplice visita medica: l’osservazione diretta delle lesioni cutanee, unita alla valutazione dei sintomi e dei fattori di rischio è spesso sufficiente.
C'è, però, da dire che la tinea pedis può talvolta somigliare ad altre condizioni della pelle, come dermatite, eczema o psoriasi. Per questo, quando l’aspetto non è tipico o l’infezione è particolarmente secca, ispessita, ulcerativa o vescicolare, il medico potrebbe prescrivere test come:
- Esame microscopico con KOH (idrossido di potassio). È il test più utilizzato: viene prelevata una piccola quantità di pelle (raschiamento) e trattata con KOH. Le cellule cutanee si sciolgono e restano visibili soltanto le strutture fungine (ife e miceli). Se il medico identifica elementi fungini, la diagnosi è confermata;
- Coltura micologica. Può essere richiesta quando il quadro è atipico o nei casi resistenti ai trattamenti. Non sempre è necessaria se la microscopia è già positiva;
- Biopsia cutanea. È rara e si utilizza solo in situazioni particolari, quando serve escludere patologie infiammatorie o autoimmuni che imitano la tinea pedis.
Come curare il piede d'atleta?
Il trattamento del piede d’atleta si basa principalmente su antimicotici (farmaci antifungini), disponibili sia in formulazioni da banco sia su prescrizione medica. Nella maggior parte dei casi, una terapia topica costante e una buona cura del piede sono sufficienti a risolvere l’infezione.
La crema va applicata una o due volte al giorno per 2–4 settimane, anche se alcuni prodotti prevedono regimi più brevi (singola dose o pochi giorni). È molto importante completare tutto il ciclo anche se i sintomi migliorano rapidamente, così da evitare una possibile ricomparsa dell’infezione.
In alcuni casi il medico potrebbe prescrivere una terapia orale, in particolare quando:
- L’infezione è estesa o grave;
- I trattamenti topici non funzionano;
- È presente una forma ipersquamosa/ipercheratosica;
- Sono coinvolte anche le unghie (onicomicosi).
Nelle forme “a mocassino” o molto ispessite, può essere utile associare creme cheratolitiche a base di acido salicilico o urea che aiutano a rimuovere lo strato di pelle ispessita, facilitando la penetrazione degli antifungini.
Quali sono i tempi di recupero per guarire dal piede d'atleta?
La durata della guarigione dipende dalla gravità dell’infezione e dal tipo di trattamento utilizzato. In generale, con una terapia corretta, il piede d’atleta tende a migliorare rapidamente e a risolversi in 1–8 settimane.
Nelle prime fasi del trattamento, prurito e irritazione iniziano a diminuire; in realtà, anche quando i sintomi sembrano scomparsi, il fungo può essere ancora presente. È quindi fondamentale completare tutto il ciclo terapeutico, sia topico che orale, per evitare che l’infezione ritorni e diventi più difficile da trattare. La guarigione può richiedere più tempo se:
- L’infezione è cronica o particolarmente estesa;
- Sono presenti ispessimenti della pelle (forma “a mocassino”);
- È coinvolta anche l’unghia (onicomicosi);
- Si continua a utilizzare calzature umide o poco traspiranti;
- Si frequenta spesso ambienti umidi e comunitari senza protezioni
Seguire attentamente i consigli del medico e mantenere rigorose abitudini igieniche accelera notevolmente i tempi di recupero.
Come prevenire il piede d'atleta?
La prevenzione è una parte cruciale nella gestione della tinea pedis, soprattutto perché questa infezione tende facilmente a recidivare. Mantenere i piedi asciutti, puliti e ben ventilati è il passo più importante.
Consigli per prevenire il piede d'atleta
| Cosa fare | Perché è utile |
| Lavare i piedi ogni giorno con acqua tiepida e sapone antibatterico | Riduce la carica microbica e previene la proliferazione dei funghi |
| Asciugare bene piedi e spazi tra le dita | L’umidità favorisce la crescita dei dermatofiti |
| Applicare polveri antifungine o talco | Mantengono la pelle asciutta e prevengono le recidive |
| Indossare scarpe traspiranti (tessuti naturali o tecnici) | Evita l’accumulo di calore e sudore |
| Alternare le scarpe ogni giorno | Permette alle calzature di asciugarsi completamente |
| Indossare calze in cotone, lana o tessuti traspiranti | Assorbono l’umidità e mantengono i piedi asciutti |
| Usare ciabatte in docce, piscine, saune e spogliatoi | Evita il contatto con funghi presenti su superfici contaminate |
| Lavare calze, asciugamani e lenzuola in acqua calda | Elimina le spore fungine ed evita reinfezioni |
| Disinfettare periodicamente le scarpe | Evita la persistenza del fungo nelle calzature |
| Non condividere scarpe, asciugamani o biancheria | Previene il contagio diretto e indiretto |
| Tenere i piedi all’aria quando possibile | Riduce l’umidità e sfavorisce la crescita fungina |
| Usare polveri o spray antifungini nelle scarpe | Previene le recidive e neutralizza le spore |

Domande frequenti
Che scarpe usare per il piede d'atleta?
Per ridurre il rischio di peggioramento o recidiva del piede d’atleta è importante scegliere scarpe traspiranti, realizzate in materiali che favoriscono la circolazione dell’aria e limitano l’umidità. Le migliori opzioni sono:
- Pelle naturale;
- Tessuti tecnici traspiranti, come il mesh;
- Calzature leggere e ben ventilate
Da evitare invece scarpe in materiali sintetici (vinile, gomma, plastica), che trattengono calore e sudore e creano un ambiente ideale per la proliferazione dei funghi. È utile, infine, alternare le scarpe ogni giorno, così da farle asciugare completamente.
Cosa non fare con il piede d'atleta?
Alcuni comportamenti possono peggiorare l’infezione o favorirne la diffusione. In caso di piede d’atleta, evita di:
- Grattare la pelle colpita, perché il fungo può diffondersi ad altre parti del corpo;
- Camminare scalzo in spogliatoi, piscine, docce o ambienti condivisi;
- Condividere asciugamani, calze o scarpe con altre persone;
- Indossare lo stesso paio di scarpe per più giorni consecutivi;
- Usare scarpe che rendono i piedi caldi e sudati.
Il piede d'atleta è contagioso?
Sì, il piede d’atleta è altamente contagioso. Il fungo può diffondersi per contatto diretto con la pelle infetta, tramite superfici contaminate (pavimenti di piscine, docce, spogliatoi), attraverso asciugamani, calze o scarpe condivise oppure mediante auto-contagio verso altre parti del corpo (mani, inguine, unghie).
Fonti e bibliografia
- Nigam PK, Syed HA, Saleh D. Tinea Pedis. [Updated 2023 Oct 29]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2025 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK470421/.

