Quando si parla di salute e benessere, raramente vengono menzionati i piedi. Eppure, rappresentano una componente fondamentale per il nostro equilibrio, la postura e la mobilità quotidiana poiché sostengono il nostro peso e ci permettono di svolgere tante attività comuni come camminare o correre.
Anche i piedi, però, possono ammalarsi. Dolori, deformità, difficoltà nei movimenti o fastidi persistenti potrebbero compromettere seriamente la qualità della vita di chi ne soffre. In questo contesto, la visita ortopedica al piede con un ortopedico specializzato diventa un passaggio fondamentale per diagnosticare correttamente disturbi e patologie, impostare un percorso terapeutico mirato e prevenire future complicazioni.
In questo articolo vedremo in cosa consiste la visita ortopedica al piede, quando è opportuno effettuarla, come si svolge e quanto potrebbe costare.
Cos'è la visita ortopedica al piede?
La visita ortopedica al piede è un consulto medico specialistico utile per la diagnosi delle principali condizioni che interessano piedi e caviglia. La visita, generalmente, non è invasiva né dolorosa e non comporta l'osservanza di specifiche disposizioni dal punto di vista della preparazione.
Chi è il medico specialista che visita i piedi?
La visita ortopedica ai piedi è condotta da un ortopedico esperto nel trattamento dei disturbi a carico di questo distretto dell'apparato muscolo-scheletrico. Parliamo di un medico in possesso di una Laurea in Medicina e Chirurgia e di una Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia e che ha scelto di focalizzarsi, attraverso uno specifico percorso teorico e pratico, sulle anomalie che riguardano ossa, cartilagini, articolazioni, muscoli, tendini e tessuti nell'area del piede e della caviglia.
A cosa serve la visita?
La visita ortopedica al piede permette di valutare in modo approfondito lo stato di salute di piedi e caviglie, individuando le cause dei disturbi e diagnosticando eventuali patologie, malformazioni o squilibri funzionali. Vale la pena sottolineare che il piede non è un’entità isolata: esso è strettamente connesso con il ginocchio, l’anca e la colonna vertebrale, motivo per cui un disturbo ai piedi può avere ripercussioni sull'intero apparato muscolo-scheletrico.
Ecco alcune delle condizioni o malattie che potrebbero essere diagnosticare durante una visita ortopedica:
- Fratture del piede e della caviglia;
- Artrite della caviglia;
- Piede piatto;
- Alluce valgo;
- Dito a martello;
- Infiammazione del tendine d'Achille.
Come si svolge?
La visita ortopedica al piede comincia con l’anamnesi, durante la quale lo specialista raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi riferiti dal paziente (dolore, rigidità, gonfiore etc.), su eventuali traumi o patologie pregresse, sulle abitudini quotidiane, sul tipo di calzature utilizzate e sulle attività fisiche svolte, per lavoro o per hobby.
Segue l’esame obiettivo. In questa fase, l'ortopedico valuta eventuali segni visibili come callosità, deformità, gonfiore, arrossamenti o alterazioni nella struttura del piede (come alluce valgo o piede piatto). Viene poi analizzata la funzionalità articolare e muscolare osservando la postura, il modo di camminare (il passo) e la distribuzione del carico. Non è da escludere che lo specialista possa eseguire manovre specifiche per testare la stabilità e la funzionalità delle articolazioni e dei tendini.
Se necessario ai fini di una più accurata diagnosi, lo specialista può prescrivere o eseguire direttamente uno o più esami, tra cui:
- Radiografie, per evidenziare fratture, artrosi o deformità ossee;
- Risonanza magnetica, utile per approfondire lesioni ai legamenti, tendini o alla fascia plantare;
- Ecografia muscolo-tendinea, per valutare infiammazioni, lesioni tendinee e borsiti;
- Tac, per lo studio dettagliato di fratture complesse o alterazioni articolari.
Sulla base dei risultati clinici e strumentali, il medico formula una diagnosi e illustra al paziente le opzioni terapeutiche disponibili. Il trattamento, nella maggior parte dei casi, è di tipo conservativo e può prevedere:
- Farmaci antinfiammatori o antidolorifici;
- Fisioterapia per migliorare la biomeccanica del piede e ridurre il dolore;
- Plantari ortopedici su misura per correggere l’appoggio plantare e alleviare i carichi articolari.
In caso di fallimento o inefficacia della terapia conservativa, lo specialista può proporre infiltrazioni locali con acido ialuronico o corticosteroidi oppure un intervento chirurgico correttivo o ricostruttivo, come nel caso di alluce valgo, dita a martello o gravi lesioni del tendine d’Achille.
Quando farla?
La visita ortopedica al piede andrebbe fatta ogni volta che si presentano disturbi persistenti, alterazioni strutturali o situazioni a rischio per la salute del piede. Trascurare tali segnali può portare a peggioramenti e complicazioni che, al contrario, potrebbero essere facilmente evitati con una diagnosi precoce. Ecco i principali casi in cui è consigliabile fare una visita con uno specialista in ortopedia del piede:
- Dolore persistente o ricorrente al piede, alla pianta, al tallone o alle dita, anche in assenza di traumi evidenti;
- Infortuni sportivi, come distorsioni, fratture da stress, tendiniti o lesioni ai legamenti e ai muscoli del piede e della caviglia;
- Deformità evidenti, tra cui alluce valgo, dita a martello, piede piatto o cavo, che possono compromettere l’equilibrio e causare dolore;
- Problemi legati al diabete, come neuropatia periferica o cattiva circolazione, che aumentano il rischio di ulcere, infezioni e complicanze gravi;
- Squilibri posturali o alterazioni dell’andatura, con frequenti cadute, stanchezza e dolori in altre zone del corpo (schiena, anche, ginocchia);
- Gonfiore, arrossamento o rigidità che non si risolvono spontaneamente entro pochi giorni.
Durata
La visita ortopedica al piede ha una durata che può variare tra i 30 e i 60 minuti, a seconda della complessità del caso. Le prime visite tendono ad essere più lunghe perché comprendono anamnesi, esame obiettivo approfondito e, se necessario, l’esecuzione di esami diagnostici contestuali come ecografie o radiografie. Le visite di controllo o di follow-up, invece, generalmente sono più brevi.
Quanto costa una visita ortopedica al piede?
Il costo di una visita ortopedica al piede può oscillare tra i 50 e i 200 euro, a seconda di diversi fattori:
- Tipologia di visita (prima visita o visita di controllo);
- Presenza di esami diagnostici integrati;
- Reputazione e specializzazione del medico;
- Struttura sanitaria scelta (studio privato, centro polispecialistico, clinica);
- Area geografica di riferimento.
Dove farla?
La visita ortopedica al piede può essere effettuata sia in ambito pubblico (attraverso il Servizio Sanitario Nazionale, previa prescrizione medica), sia in ambito privato. In quest’ultimo caso, è possibile usufruire di tempi di attesa più brevi e di un accesso più rapido ad eventuali esami diagnostici.
Per chi desidera accedere a trattamenti specialistici di grande qualità è possibile rivolgersi a uno dei centri di ortopedia del piede accreditati Eccellenza Medica e il cui elenco è consultabile sul sito ortopedicopiede.net. Dal sito è possibile prenotare facilmente una visita con ortopedici esperti nella diagnosi e trattamento delle patologie del piede, in tempi generalmente rapidi. Disponibile anche la prenotazione telefonica, chiamando il numero 08 631 950 021 dal lunedì al sabato dalle 09 alle 18 oppure via WhatsApp, inviando un messaggio al numero +39 331 123 2150.