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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Morbo di Haglund: cos'è, come si manifesta e come si cura


Cos'è il morbo di Haglund?


Il morbo di Haglund, conosciuto anche come sindrome di Haglund o calcagno di Haglund, è una deformità ossea che interessa la parte posteriore del calcagno, in corrispondenza dell’inserzione del tendine d’Achille.


Si tratta di una sporgenza anomala che può irritare i tessuti circostanti, provocando dolore, infiammazione e difficoltà a indossare scarpe che premono fortemente contro la parte posteriore del tallone. Pur non essendo una patologia grave, può diventare molto fastidiosa, soprattutto per chi pratica sport o attività che sollecitano il tallone.


morbo di haglund


Come si manifesta la malattia di Haglund? I sintomi


I sintomi più comuni della sindrome di Haglund sono:


  • Dolore nella parte posteriore del tallone, soprattutto camminando o correndo;
  • Arrossamento e gonfiore nella zona del calcagno;
  • Comparsa di una “bolla ossea” visibile o palpabile dietro al tallone;
  • Irritazione cutanea dovuta allo sfregamento con le scarpe;
  • Scolorimento della pelle intorno alla protuberanza.
  • Rigidità o dolore al tendine d’Achille.


La malattia di Haglung, nella grande maggior parte dei casi, è bilaterale e, dunque, tende a manifestarsi su entrambi i piedi.


Perché viene il morbo di Haglund? Le cause


Non si sa con certezza assoluta perché viene il morbo di Haglund. Ecco quelle che potrebbero essere le principali cause:


  • Storia familiare di persone affette dalla stessa problematica;
  • Predisposizione anatomica del calcagno;
  • Piedi con arco plantare accentuato;
  • Eccessiva sollecitazione del tallone;
  • Utilizzo di scarpe strette o tacchi alti;
  • Problemi di appoggio del piede e altri disturbi dell'andatura.


Hanno un maggiore rischio di contrarre il morbo di Haglund le donne che indossano tacchi alti ma anche gli atleti che praticano attività sportive intense (calcio, corsa etc.).


Alcuni esperti sottolineano come il morbo di Haglund e la tendinopatia inserzionale del tendine d’Achille siano condizioni strettamente collegate. Il Dr. C. Thomas Haytmanek, chirurgo ortopedico riconosciuto a livello internazionale e membro dello staff medico del team nazionale statunitense di sci e snowboard, spiega in un'intervista pubblicata sul sito Runningforreal.com che: "Il morbo di Haglund e la tendinopatia inserzionale del tendine d’Achille spesso si manifestano insieme, ma è difficile stabilire quale delle due condizioni si presenti per prima: è un po’ come la questione dell’uovo e della gallina. In alcuni casi può essere l’infiammazione del tendine d’Achille a stimolare la crescita ossea nella zona; in altri, invece, è la presenza della prominenza ossea a irritare il tendine. In ogni caso, quando il dolore diventa tale da richiedere un trattamento, entrambe le problematiche coesistono e devono essere affrontate contemporaneamente".


Si può prevenire il morbo di Haglund?


Il morbo di Haglund è una una condizione idiopatica, cioè può manifestarsi senza una causa o un fattore scatenante. Di conseguenza, non esistono metodi certi che permettano di prevenire l'insorgenza della protuberanza. Nonostante ciò, è possibile mettere in atto alcuni comportamenti che possono sicuramente contribuire a prevenire il dolore o altre problematiche.


ConsiglioDescrizione
Scarpe comodeEvita calzature con tallone rigido o che comprimono la parte posteriore del piede. Indossa scarpe ammortizzate e con buona stabilità.
Attività fisicaMantenere forti i muscoli di gambe e piedi ti aiuterà a sostenere meglio tallone e caviglia, riducendo il rischio di dolore e microtraumi.
RiposoNon ignorare i segnali provenienti dal tuo corpo: continuare ad allenarsi può aggravare piccole lesioni. In caso di dolore persistente, ti consigliamo di consultare uno specialista.
Riscaldamento e stretchingUn adeguato riscaldamento e stretching dei muscoli e dei tendini abbassa il rischio di infiammazioni e infortuni durante l’attività fisica.


Come si diagnostica il morbo di Haglund?


La diagnosi avviene nel corso di una normale visita ortopedica del piede. Inizialmente, ti sarà chiesto di descrivere i sintomi e le motivazioni che ti hanno spinto a richiedere un consulto specialistico. Successivamente, l'ortopedico eseguirà un esame obiettivo, utile per individuare e valutare la protuberanza presente sul tallone.


Per una diagnosi più precisa potrebbe essere necessario ricorrere agli esami di diagnostica per immagini. Quello maggiormente consigliato è sicuramente la radiografia, attraverso la quale l'ortopedico potrà avere un quadro completo della crescita ossea e verificare se altri fattori stiano causando problemi al piede o alla caviglia. Altri esami che potrebbero essere presi in considerazione sono la risonanza magnetica e l'ecografia.


È importante, comunque, non sottovalutare il morbo di Haglund. Uno studio ha individuato la sindrome di Haglund come uno dei fattori scatenanti della rottura del tendine d'Achille. Ciò è confermato anche dalle rilevazioni effettuate da Eccellenza Medica presso i centri di ortopedia del piede accreditati.


Ecco perché ti consigliamo, qualora dovessi notare i sintomi tipici di questa sindrome, di rivolgerti quanto prima ad un ortopedico. Puoi richiedere una visita ortopedica su Ortopedicopiede.net, sito che ospita i migliori centri di ortopedia e ortopedici del piede in Italia. Il portale fa parte di Eccellenza Medica, realtà leader nell'offerta di servizi di prenotazione online di esami e visite mediche.


Come si cura la sindrome di Haglund?


La sindrome di Haglund potrebbe essere trattata, quantomeno inizialmente, attraverso un approccio conservativo finalizzato ad alleviare i sintomi. In questa fase, l'ortopedico potrebbe consigliarti una o più delle seguenti soluzioni:


  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (ibuprofene) per ridurre il dolore e l'infiammazione;
  • Applicazione di impacchi di ghiaccio sull'area infiammata, posizionando tra la pelle e il ghiaccio un panno o asciugamano sottile;
  • Esercizi di stretching, importanti per alleviare la tensione del tendine d'Achille;
  • Plantari su misura, da posizionare all'interno delle tue scarpe;
  • Rialzi per tallone, soprattutto se hai un arco plantare alto;
  • Utilizzo di scarpe senza tallone o con tallone morbido, così da prevenire o ridurre al minimo l'irritazione.


Se il trattamento non chirurgico non riesce a fornire un adeguato sollievo dal dolore, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per la rimozione della sporgenza ossea. Ecco una tabella che offre maggiori dettagli rispetto alla chirurgia per il morbo di Haglund


Quando fare l'intervento?Quando i trattamenti conservativi non danno sollievo. Controindicato per pazienti ad alto rischio di complicanze.
Come avviene la valutazione preliminare?Necessaria una visita chirurgica con un chirurgo ortopedico del piede e della caviglia
Quali sono gli obiettivi?Ridurre la prominenza ossea e riparare o rimuovere le parti degenerate del tendine d’Achille (se necessario)
Qual è la procedura?Ambulatoriale, con anestesia generale o blocco nervoso al ginocchio.
Quali tecniche chirurgiche si utilizzano?Se l'intervento riguarda solo l'osso si effettua un'incisione accanto al tendine e si rimuove la sporgenza. Se è coinvolto anche il tendine si comincia con un'incisione centrale, per poi rimuovere sia l'osso che il tendine danneggiato.
Quanto dura la convalescenza?In caso di rimozione della sola protuberanza ossea, bisognerà indossare una stecca per due settimane, trascorse le quali verranno rimossi i punti di sutura. In caso di coinvolgimento del tendine, si utilizza un tutore con rialzo per il tallone mentre la fisioterapia comincerà dopo circa 2 settimane dall'intervento.
Quali sono i rischi generali dell'intervento?Infezioni, sanguinamento, coaguli di sangue, danni a nervi o vasi, complicazioni anestesiologiche.
Quali sono i rischi specifici?Dolore, debolezza o rigidità del tendine, nuova lesione tendinea



dolore al tallone causato dal morbo di haglund


Quanto tempo ci vuole per guarire dal morbo di Haglund?


I tempi di recupero devono, innanzitutto, tenere conto della tipologia di trattamento consigliata dall'ortopedico. Con la terapia conservativa, in genere, i sintomi potrebbero migliorare in alcune settimane o mesi. Diverso è il caso in cui sia necessario ricorrere alla chirurgia. L'operazione, che potrebbe esserti consigliata se sei uno sportivo, ti costringerà ad un iniziale stop di circa due mesi, trascorsi i quali dovrai avviare un percorso di riabilitazione. Il ritorno alle attività agonistiche, tenendo conto dei tempi dell'intervento e della fisioterapia, potrebbe avvenire a distanza di 4-6 mesi dall'operazione.


Domande frequenti sul morbo di Haglund


Quali calciatori hanno sofferto del morbo di Haglund?


Sono diversi i calciatori e, in generale, gli sportivi che hanno sofferto del morbo di Haglund. Tra questi citiamo il calciatore macedone Eljif Elmas. Nel 2023 la sindrome ha colpito la tennista Martina Trevisan durante il Roland Garros. Nel 2025, Andrea Favilli, calciatore italiano, è stato sottoposto ad un intervento di resezione ossea calcaneare, proprio a causa del morbo di Haglund.


Quali sono le scarpe migliori per chi soffre del morbo di Haglund?


Se soffri del morbo di Haglund dovresti indossare scarpe con tallone morbido, ben ammortizzate e prive di rinforzi rigidi posteriori. In alcuni casi, per ridurre l'attrito, potrebbe essere utile indossare plantari su misura.


Come distinguere il morbo di Haglund da una tendinite achillea?


Il morbo di Haglund provoca una sporgenza ossea e dolore localizzato nella parte posteriore del calcagno, mentre la tendinite achillea riguarda l’infiammazione del tendine. Spesso, però, le due condizioni coesistono.


Chi cura il morbo di Haglund?


Il professionista di riferimento è l’ortopedico, in particolare quello specializzato in chirurgia del piede e della caviglia. Anche il fisioterapista può avere un ruolo importante, soprattutto nella gestione conservativa e nella riabilitazione post-operatoria.


Il morbo di Haglund può creare problemi seri agli sportivi?


Non è una patologia grave ma, se trascurata, può compromettere le prestazioni e portare a lunghi periodi di stop. Per gli sportivi professionisti può diventare un ostacolo importante, rendendo spesso inevitabile il ricorso all’intervento chirurgico.


Qual è l'intervento chirurgico per la sindrome di Haglund?


L’intervento consiste nella resezione della sporgenza ossea posteriore al calcagno (calcaneoplastica). In alcuni casi è necessario intervenire anche sul tendine d’Achille. La chirurgia viene eseguita in anestesia loco-regionale e la degenza è solitamente breve.



Fonti e Bibliografia


  • Foothealthfacts.org;
  • 1. Kartika PA, Basunanda TA. Haglund’s Deformity as a Cause of Achilles Tendon Sleeve Avulsion: A Case Report. Orthopaedic Journal of Sports Medicine. 2024;12(10_suppl3). doi:10.1177/2325967124S00426;
  • Runningforreal.com;
  • My.clevelandclinic.org;
  • Footcaremd.org.

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