- Cosa sono le infiltrazioni al piede?
- A cosa servono?
- Quando fare le infiltrazioni al piede?
- Come si fa un'infiltrazione al piede?
- Quali sono i vantaggi?
- Quali sono le controindicazioni per le infiltrazioni al piede?
- Domande frequenti sulle infiltrazioni al piede
Cosa sono le infiltrazioni al piede?
Le infiltrazioni al piede sono un trattamento medico che consiste nell’iniezione di farmaci direttamente nelle strutture in cui il paziente avverte dolore, come articolazioni, tendini o tessuti molli. Questo approccio consente di somministrare il principio attivo in modo mirato, massimizzando l’efficacia e riducendo gli effetti collaterali sistemici.
Solitamente, per le iniezioni si utilizzano corticosteroidi ma, in alcuni casi, si possono impiegare anche altre sostanze come l’acido ialuronico o il plasma ricco di piastrine (PRP). Si tratta di una procedura minimamente invasiva, eseguita con ago sottile, generalmente ben tollerata dai pazienti.
A cosa servono?
Le infiltrazioni al piede hanno lo scopo di ridurre dolore, infiammazione e rigidità legati a numerose patologie o condizioni che riguardano il piede stesso oppure la caviglia. Si ricorre a esse principalmente quando altri trattamenti conservativi come fisioterapia, plantari o farmaci per via orale non hanno dato risultati sufficienti.
L’effetto principale è il rapido sollievo dal dolore, indispensabile per permettere al paziente di riprendere le normali attività quotidiane e migliorare la qualità della propria vita.
Quando fare le infiltrazioni al piede?
Le infiltrazioni vengono consigliate quando il dolore al piede diventa invalidante o persiste da settimane o mesi, nonostante trattamenti conservativi. Possono essere utili in presenza di condizioni come:
- Fascite plantare;
- Neuroma di Morton;
- Tendiniti;
- Borsiti;
- Artrosi;
- Artite;
- Sperone calcaneare.
Inoltre, vengono spesso proposte nei pazienti che non tollerano i farmaci antinfiammatori per via orale o che hanno necessità di un sollievo più rapido. È fondamentale che la decisione sia presa insieme a un ortopedico o a uno specialista in podologia, dopo un’attenta valutazione clinica ed eventualmente con il supporto di esami diagnostici come ecografia o risonanza magnetica.
Patologia | Perché le infiltrazioni sono utili |
Fascite plantare | Riduzione infiammazione e dolore al tallone |
Neuroma di Morton | Sollievo dal dolore nervoso localizzato |
Tendiniti (Achillea, tibiale posteriore, ecc.) | Controllo infiammazione tendinea |
Sperone calcaneare | Miglioramento dolore e funzionalità |
Artrite articolare | Riduzione dolore e rigidità articolare |
Borsite | Diminuzione gonfiore e dolore locale |
Come si fa un'infiltrazione al piede?
L’infiltrazione al piede è una procedura ambulatoriale relativamente semplice. In un'articolo pubblicato sul suo sito web, il Dott. Steven Edwards, chirurgo specializzato in chirurgia ricostruttiva del piede e della caviglia, ha spiegato come si svolge la procedura : "Il piede viene prima pulito e anestetizzato con un anestetico locale. Il medico utilizza quindi un piccolo ago per iniettare il farmaco nella zona del piede da trattare, come il tallone o la caviglia. Dopo l'iniezione, il piede può essere avvolto in una benda e al paziente può essere consigliato di tenerlo a riposo per un breve periodo di tempo".
L’intera procedura dura pochi minuti e, al termine della stessa, potrai tornare a casa immediatamente. Generalmente non è necessaria anestesia, se non locale.
Quali sono i vantaggi?
Il principale vantaggio delle infiltrazioni al piede è il sollievo rapido e significativo dal dolore, spesso già nelle prime 24-48 ore. A differenza dei farmaci orali, che agiscono in modo diffuso, l’infiltrazione concentra l’effetto terapeutico nel punto esatto dell’infiammazione. Questo comporta una maggiore efficacia e una riduzione degli effetti collaterali sistemici.
Inoltre, le infiltrazioni possono permettere al paziente di riprendere attività quotidiane, sportive o lavorative interrotte a causa del dolore. Se guidate ecograficamente, garantiscono maggiore precisione e riducono il rischio di complicanze. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di combinare il trattamento con altre terapie riabilitative per un risultato più duraturo.
Uno studio condotto presso lo Stepping Hill Hospital ha analizzato l’efficacia delle infiltrazioni di corticosteroidi nelle articolazioni del piede e della caviglia. La ricerca ha preso in esame 166 pazienti affetti da osteoartrosi e che hanno ricevuto infiltrazioni guidate, allo scopo di valutare il grado di sollievo dal dolore.
I risultati hanno mostrato un beneficio clinico rilevante: il 51% dei pazienti (85 soggetti) ha riferito una completa scomparsa del dolore, mentre un ulteriore 32% (53 soggetti) ha riportato un miglioramento parziale. In termini numerici, il punteggio medio del dolore è passato da 8,45 prima dell’infiltrazione a 3,42 dopo il trattamento.
Interessante anche il dato relativo alle re-infiltrazioni: quasi la metà dei pazienti (83, pari al 47,6%) ha richiesto un secondo trattamento. Pur risultando leggermente meno efficace della prima infiltrazione, anche questa ha garantito un sollievo significativo, con un punteggio medio che si è ridotto da 4,90 a 3,42.
La soddisfazione complessiva dei pazienti è stata elevata, attestandosi all’83%. Il livello più alto si è registrato nei trattamenti sulle articolazioni tarsometatarsali (95%).
In conclusione, lo studio conferma che le infiltrazioni di corticosteroidi rappresentano un trattamento efficace e ben tollerato per l’artrosi del piede e della caviglia. Se la prima somministrazione resta la più incisiva, anche le re-infiltrazioni offrono un valido beneficio, soprattutto per quei pazienti che desiderano rinviare un intervento chirurgico.
Quali sono le controindicazioni per le infiltrazioni al piede?
Non tutti i pazienti possono sottoporsi a infiltrazioni. È il caso, per esempio, delle donne in gravidanza. Tra le principali controindicazioni vi sono:
- Infezioni cutanee nella zona di iniezione;
- Gravi problemi di coagulazione;
- Allergia ai farmaci utilizzati;
- Condizioni sistemiche non controllate come diabete scompensato.
Di conseguenza, prima di proporre questa terapia, lo specialista è tenuto a valutare attentamente la situazione clinica del paziente. In generale, le infiltrazioni non dovrebbero essere utilizzate come soluzione a lungo termine per il dolore al piede e andrebbero, in ogni caso, abbinate ad altri trattamenti.
Domande frequenti sulle infiltrazioni al piede
Chi fa le infiltrazioni al piede?
Le infiltrazioni vengono eseguite da ortopedici del piede, reumatologi o podologi con competenza in tecniche infiltrative. È importante affidarsi a medici esperti, soprattutto quando si utilizzano procedure ecoguidate, che richiedono una conoscenza approfondita dell’anatomia e delle apparecchiature ecografiche.
Cosa devo fare dopo un'infiltrazione al piede?
Dopo l’infiltrazione è consigliato tenere a riposo il piede per almeno 24 ore, evitando sforzi eccessivi o attività sportive. Si può applicare ghiaccio per ridurre eventuale gonfiore o fastidi.
Le infiltrazioni al piede sono dolorose?
La maggior parte dei pazienti descrive l’infiltrazione come un trattamento poco doloroso, paragonabile a una normale iniezione intramuscolare. La sensazione di fastidio è limitata al momento della puntura e alla diffusione del farmaco. Se la procedura è eseguita con guida ecografica, il dolore può essere ulteriormente ridotto perché l’ago viene inserito con maggiore precisione.
Quante infiltrazioni al piede si possono fare?
Il numero di infiltrazioni varia in base al tipo di farmaco utilizzato e alla patologia trattata. Le infiltrazioni di corticosteroidi, pur molto efficaci, non dovrebbero superare le tre all’anno per la stessa area del piede, per evitare danni ai tessuti. Al contrario, le infiltrazioni di PRP non hanno un limite massimo ma solitamente vengono proposte in cicli di tre sedute a distanza di alcune settimane.
Infiltrazioni cortisoniche | Infiltrazioni PRP |
Rapido sollievo dal dolore | Effetto rigenerativo più duraturo |
Massimo 3 all’anno per area trattata | Nessun limite specifico |
Rischio di effetti collaterali locali | Trattamento naturale e autologo |
Indicate per infiammazioni acute e croniche | Utili per patologie resistenti e croniche |
Quanto costa una seduta di infiltrazione al piede?
Il costo di una singola infiltrazione al piede varia in base al tipo di farmaco utilizzato, alla complessità della procedura e al ricorso o meno alla guida ecografica. In media, in Italia, una seduta può costare tra i 70 e i 150 euro. Le infiltrazioni con cortisone sono generalmente meno costose, mentre quelle con PRP hanno un prezzo più alto a causa della necessità di centrifugazione del sangue e di un protocollo più complesso.
Quanto costa un ciclo di infiltrazioni al piede?
Quando è necessario un ciclo di più infiltrazioni, come nel caso del PRP, i costi possono aumentare. Un ciclo di tre infiltrazioni PRP, ad esempio, può variare dai 600 ai 1.000 euro a seconda della clinica e delle tecnologie impiegate. Al contrario, un ciclo di infiltrazioni cortisoniche, limitato nel numero, risulta meno oneroso e spesso non supera i 300 euro complessivi.
Fonti e bibliografia
- Stevenedwards.com;
- Vincent, Chandan Noel et al. “Efficacy of Cortisone Injection in Foot and Ankle Osteoarthritis.” Cureus vol. 16,11 e74814. 30 Nov. 2024, doi:10.7759/cureus.74814.