- Cos'è la capsulite al piede?
- Quali sono i sintomi?
- Quali sono le cause della capsulite al piede?
- Come si effettua la diagnosi?
- Come curare la capsulite al piede?
- Quanto tempo ci vuole per guarire da una capsulite al piede?
- Domande frequenti sulla capsulite al piede
Cos'è la capsulite al piede?
La capsulite del piede è un’infiammazione della capsula articolare che avvolge e stabilizza le articolazioni metatarso-falangee, le giunzioni tra le ossa del piede e le dita. Tale condizione può insorgere a qualsiasi età, soprattutto in presenza di sovraccarico o alterazioni biomeccaniche del piede. Inoltre, nella maggior parte dei casi colpisce la base del secondo dito, anche se in alcune circostanze può interessare il terzo o il quarto dito.

Quali sono i sintomi?
La capsulite è una patologia progressiva. Questo vuol dire che tende a peggiorare con il tempo, motivo per cui è importante diagnosticarla nelle fasi iniziali. I sintomi più frequenti sono:
- Dolore nella parte anteriore del piede (avampiede), spesso descritto come la sensazione di avere un sassolino o una piega della calza sotto il piede;
- Gonfiore e arrossamento alla base del dito coinvolto;
- Dolore quando si cammina, soprattutto a piedi nudi su superfici dure;
- Difficoltà a indossare le scarpe;
- Sensazione di instabilità del dito, come se tendesse a “cedere”.
Quando la capsulite progredisce, i legamenti si indeboliscono, l’articolazione perde stabilità e il dito può iniziare a deviare verso l’alluce fino a incrociarsi sopra di esso (crossover toe). Nei casi più gravi il paziente potrebbe inoltre sviluppare e manifestare:
- Callosità dolorose sotto l’articolazione;
- Deformità delle dita (come il dito a martello);
- Dolore che peggiora nel corso della giornata e che migliora a riposo.
Quali sono le cause della capsulite al piede?
La capsulite del piede è causata principalmente da un sovraccarico dell’articolazione metatarso-falangea, cioè della giunzione tra il metatarso e il dito. Quando questa zona sopporta più peso e stress di quanto sia in grado di gestire, la capsula articolare si infiamma, causando dolore e instabilità.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che la capsulite è più comune tra i 30 e i 60 anni, con una maggiore incidenza nelle donne. Su questo punto convergono anche gli ortopedici del piede accreditati dal sito di prenotazioni mediche online EccellenzaMedica.it. Tra i fattori che aumentano il rischio di sviluppare capsulite rientrano:
- Alluce valgo;
- Secondo dito più lungo dell’alluce;
- Arco plantare instabile o piatto;
- Tensione dei muscoli del polpaccio;
- Uso prolungato di scarpe inadatte;
- Attività che sovraccaricano l’avampiede, come salire scale, lavorare su superfici dure, arrampicarsi o allenarsi su macchine come stepper ed ellittiche;
- Traumi diretti, come la spinta forzata del dito verso l’alto durante un movimento sportivo;
- Patologie articolari, tra cui artrite reumatoide, osteoartrosi o degenerazione della piastra plantare.
| Cause principali | Descrizione |
| Sovraccarico del metatarso | Pressione eccessiva sulla base del secondo dito durante il passo. |
| Alterazioni biomeccaniche | Alluce valgo, secondo dito più lungo dell'alluce, arco instabile. |
| Calzature inadatte | Tacchi alti, scarpe rigide o prive di supporto. |
| Tensione dei polpacci | Riduce la flessibilità e aumenta la pressione sull’avampiede. |
| Attività ad alto impatto | Scale, sport, lavoro in piedi su superfici dure. |
| Traumi | Lesioni acute o microtraumi ripetuti. |
| Patologie articolari | Artrite reumatoide, osteoartrosi. |
| Degenerazione della piastra plantare | Indebolimento dei legamenti che stabilizzano l’articolazione. |
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi di capsulite al piede deve essere eseguita da uno specialista, preferibilmente un ortopedico specializzato nel piede e nella caviglia, poiché i sintomi possono essere facilmente confusi con altre patologie (neuroma di Morton). Durante la visita ortopedica, il medico:
- Esegue un esame obiettivo, palpando l’area dolente e muovendo delicatamente il dito per riprodurre il dolore e valutarne la stabilità;
- Analizza la biomeccanica del piede, verificando la presenza di deformità (come alluce valgo o dita a martello) e di fattori predisponenti;
- Valuta la storia clinica nonché eventuali traumi o attività che sovraccaricano l’avampiede.
Per una diagnosi ancora più precisa l'ortopedico potrebbe richiedere esami strumentali come:
- Radiografie, per valutare la posizione delle ossa e identificare deformità o segni di degenerazione;
- Risonanza magnetica (RMN), utile per osservare lo stato della capsula articolare e della piastra plantare;
- Ecografia, per valutare infiammazione e danni ai tessuti molli.
Come curare la capsulite al piede?
Nelle fasi iniziali, infatti, la grande maggioranza dei casi risponde molto bene ai trattamenti conservativi, mentre la chirurgia viene presa in considerazione solo quando il dolore persiste nonostante ogni altra terapia.
Le principali opzioni terapeutiche comprendono:
- Riposo e ghiaccio;
- Farmaci antinfiammatori;
- Bendaggi, taping e splint;
- Modifiche alle calzature;
- Ortesi plantari personalizzate;
- Stretching e fisioterapia;
- Trattamenti avanzati.
| Trattamento | Funzione principale |
| Riposo e ghiaccio | Ridurre infiammazione e dolore |
| FANS/Infiltrazioni | Gestire la sintomatologia acuta |
| Taping e splint | Stabilizzare il dito ed evitare deviazioni |
| Scarpe adeguate | Limitare pressione sull’avampiede |
| Ortesi plantari personalizzate | Correggere la biomeccanica |
| Fisioterapia e stretching | Migliorare la funzionalità e ridurre il sovraccarico |
| Chirurgia | Correggere deformità o instabilità persistenti |
Quanto tempo ci vuole per guarire da una capsulite al piede?
I tempi di guarigione possono variare in base alla gravità della capsulite, alla presenza di alterazioni biomeccaniche e alla tempestività del trattamento. In generale:
- Fasi iniziali: miglioramento significativo in 4–8 settimane con riposo, plantari e terapie conservative;
- Casi moderati: possono essere necessari 2–3 mesi, soprattutto se è presente una moderata instabilità articolare;
- Forme avanzate o con deviazione del dito: il recupero può richiedere 3–6 mesi e, in alcuni casi, può rendersi necessario un intervento chirurgico.
La guarigione completa è possibile soprattutto quando si interviene precocemente e si correggono i fattori che hanno causato il sovraccarico (calzature, postura, forma del piede, rigidità muscolare). Ignorare i sintomi o continuare attività ad alto impatto può invece favorire la progressione della deformità.

Domande frequenti sulla capsulite al piede
Quali sono le differenze tra capsulite e neuroma di Morton?
La capsulite causa dolore alla base del dito (soprattutto del secondo) per infiammazione della capsula articolare. Il neuroma di Morton, invece, provoca dolore tra le dita perché coinvolge un nervo ispessito. La localizzazione e l’origine del dolore sono quindi diverse.
Quando è necessario un intervento chirurgico per la capsulite al piede?
La chirurgia è indicata quando le terapie conservative non funzionano o quando il dito inizia a deviare verso l’alluce.
Posso continuare a camminare o correre se ho la capsulite?
Camminare è possibile ma con moderazione. Correre, invece, è sconsigliato perché potrebbe peggiorare l'infiammazione e la deformità del dito.
Fonti e bibliografia
- Foothealthfacts.org;
- Thefeetpeople.com.au.

