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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Piede cavo: sintomi, cause, conseguenze, cura


Cos'è il piede cavo?


Il piede cavo è una deformità che consiste in un arco plantare più alto della norma. Un arco plantare sano e normale si appiattisce leggermente per assorbire gli urti ed è in grado di distribuire uniformemente il peso corporeo. Quando, invece, il piede è cavo l'arco plantare rimane sollevato, di conseguenza gran parte del peso si concentra sul tallone o sull'avampiede.




Quali sono i sintomi del piede cavo?


I sintomi più frequenti del piede cavo sono:


  • Dolore all'avampiede e al tallone;
  • Dita ad artiglio;
  • Calli e duroni localizzati a livello delle aree maggiormente stressate, cioè tallone e pianta del piede;
  • Sensazione di instabilità quando si cammina o si è in piedi, in quanto il piede non riesce ad appoggiare bene a terra;
  • Forte inarcamento del piede;
  • Difficoltà ad individuare le scarpe giuste da indossare.


Quali sono le cause del piede cavo?


Come per la maggior parte delle deformità che affliggono il piede, le cause possono essere congenite cioè presenti dalla nascita oppure acquisite. Nel primo caso, parliamo sostanzialmente di una condizione ereditaria. La conseguenza più probabile è che, senza una procedura chirurgica, difficilmente sarà possibile risolvere la deformità. Le altre possibili cause di piede cavo sono:


  • Malattie neurologiche (ad esempio la poliomielite, la malattia di Charcot-Marie-Tooth, la paralisi cerebrale e la spina bifida), le quali tendono a colpire muscoli e nervi, impedendone il corretto funzionamento e contribuendo così alla deformità dell'arco plantare;
  • Disturbi di natura muscolare;
  • Eventi traumatici o lesione a carico di piede e/o caviglia;
  • Postura scorretta;
  • Peso corporeo eccessivo;
  • Utilizzo di calzature scomode.


Come si diagnostica il piede cavo?


Per tentare di risolvere quanto prima il problema è importante richiedere il consulto di un medico specialista in ortopedia dei piedi. In tal senso, è consigliabile sottoporsi a una visita ortopedica, nel corso della quale l'ortopedico avrà la possibilità di effettuare un esame obiettivo, allo scopo di valutare i sintomi e la mobilità del piede e di comprendere se e fino a che punto la patologia ne abbia compromesso le funzionalità.


Chiaramente, la valutazione clinica sarà preceduta dall'iniziale anamnesi, cioè da una serie di domande che lo specialista farà al paziente per ottenere informazioni sulle condizioni generali di salute e su patologie pregresse sia nella stessa area che in zone differenti.


Soprattutto nei casi in cui la deformità non sia visibile ad occhio nudo e considerando anche che alcuni sintomi del piede cavo sono simili ad altre patologie del piede, l'ortopedico potrebbe prescrivere alcuni esami di approfondimento, tra cui:



Grazie ai test di imaging, infatti, per lo specialista sarà più semplice escludere altre patologie e impostare un adeguato percorso terapeutico.


Quali sono le possibili conseguenze del piede cavo?


La presenza di un arco plantare alto può contribuire all'insorgenza e alla diffusione di diverse patologie del piede, in particolare:


  • Fascite plantare, cioè l'infiammazione della fascia plantare (legamento che collega il tallone alle dita e sostiene l'arco plantare). Tale condizione causa dolore a livello del tallone o lungo la pianta del piede. I fastidi tendono ad accentuarsi se si rimane seduti o in piedi per molto tempo;
  • Dita ad artiglio, deformità anomala di una o più dita del piede che tendono ad incurvarsi verso il basso e a conficcarsi nella suola delle scarpe. Tale condizione può causare la formazione di calli sulla pianta del piede e duroni sulla parte superiore delle dita;
  • Dita a martello, deformità che provoca una flessione del dito a livello dell'articolazione mediale. Pur essendo inizialmente flessibile, il dito interessato potrebbe nel corso del tempo irrigidirsi, rendendo spesso necessario un intervento chirurgico;
  • Metatarsalgia, infiammazione della pianta del piede che si caratterizza per la presenza di sintomi come sensazione di bruciore sotto l'avampiede, formicolio alle dita dei piedi, zoppia e dolori diffusi anche all'altezza della schiena e delle anche;
  • Piede cavo varo, condizione che consiste nell'inclinazione verso l'esterno dell'osso del tallone (calcagno) e che, oltre a causare dolore, può aumentare il rischio di distorsioni della caviglia.


Possibili conseguenze del piede cavoCaratteristiche
Fascite plantareInfiammazione della fascia plantare che può peggiorare al risveglio e che tende a migliorare col movimento
Dita ad artiglioDeformità che può colpire tutte le dita del piede, eccezion fatta per l'alluce
Dita a martelloDeformità del piede che colpisce prevalentemente il secondo, terzo o quarto dito 
MetatarsalgiaInfiammazione della pianta del piede che tende a peggiorare se si è in piedi, camminando o svolgendo attività fisiche
Piede cavo varoDeviazione verso l'esterno del calcagno (osso del tallone) che causa instabilità del piede e della caviglia


Come si può correggere il piede cavo?


Il trattamento del piede cavo può essere di tipo conservativo o, nei casi più gravi, chirurgico. Nella maggior parte dei pazienti, gli approcci non chirurgici sono sufficienti per ridurre il dolore, migliorare la stabilità e prevenire l’aggravarsi della deformità. L’obiettivo principale è quello di alleviare la pressione e migliorare l’allineamento del piede, riducendo al tempo stesso il rischio di distorsioni e altre complicazioni.


Uno dei rimedi più efficaci è rappresentato dalle solette ortopediche personalizzate, progettate per sostenere l’arco plantare e distribuire in modo uniforme il peso corporeo. Anche l’uso di scarpe specifiche per il piede cavo può fare la differenza: queste calzature hanno una suola ammortizzata, un tallone profondo per migliorare la stabilità e una pianta larga per ridurre la compressione dell’avampiede.


Un ruolo importante è svolto dalla fisioterapia e dagli esercizi, i quali aiutano a rafforzare i muscoli del piede e della caviglia, migliorare la flessibilità e diminuire la tensione a carico del tendine d’Achille e della fascia plantare. Esercizi come il “toe tapping” (sollevamento e abbassamento delle dita), gli allungamenti del polpaccio o i movimenti con banda elastica contribuiscono a migliorare la funzionalità complessiva del piede.


In alcuni casi, l’uso di tutori o stecche può fornire ulteriore supporto, soprattutto durante la notte o in presenza di forte instabilità significativa. Per il controllo del dolore, è possibile utilizzare strategie non invasive come applicazioni di ghiaccio e creme antinfiammatorie. L’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) può alleviare temporaneamente il dolore ma deve essere limitato a brevi periodi per evitare effetti collaterali.


Quando la deformità è severa e i trattamenti conservativi non risultano efficaci, può rendersi necessario un intervento chirurgico correttivo per riallineare le ossa del piede o bilanciare la tensione muscolare e tendinea. Il Dr Richard Borgi, chirurgo ortopedico con più di trent'anni di esperienza nel trattamento delle patologie del piede e della caviglia, in un articolo pubblicato sul sito Infochirpied.fr ha elencato le diverse procedure chirurgiche a cui si potrebbe ricorrere per risolvere il problema del piede cavo. Esse sono:


  • Osteotomia per il sollevamento del primo metatarso;
  • Release dei tessuti molli sul lato mediale del tallone;
  • Osteotomia del calcagno;
  • Tarsectomia;
  • Artrodesi medio-tarsale.


TrattamentoObiettivo e benefici principali
Solette ortopedicheSostengono l’arco plantare, distribuiscono meglio il peso e riducono il dolore.
Scarpe per piede cavoOffrono stabilità, ammortizzazione e comfort grazie a una pianta larga e un tallone profondo.
Esercizi e fisioterapiaRinforzano i muscoli del piede e della caviglia, migliorano la flessibilità e riducono le tensioni.
Tutori e steccheStabilizzano il piede e riducono la rigidità, soprattutto nei casi di deformità marcata.
Gestione del dolore (ghiaccio, creme, FANS)Alleviano temporaneamente il dolore e l’infiammazione.
ChirurgiaCorregge la deformità strutturale nei casi gravi non risolvibili con terapie conservative.


fisioterapia per piede cavo


Domande frequenti sul piede cavo


Quali scarpe usare per il piede cavo?


Le scarpe ideali per il piede cavo devono offrire un buon sostegno dell’arco plantare, una suola ammortizzata e un tallone profondo. È consigliabile scegliere modelli con pianta larga e materiali morbidi, così da ridurre la pressione sull’avampiede e sul tallone.


Chi è il medico specialista che cura il piede cavo?


Il medico specialista che si occupa del piede cavo è l'ortopedico oppure il podologo.


Qual è la differenza tra piede piatto e piede cavo?


Nel piede piatto l’arco plantare è ridotto o assente, e il piede tende ad appoggiarsi completamente al suolo. Nel piede cavo, al contrario, l’arco è troppo accentuato, con un appoggio concentrato su tallone e avampiede, che può causare instabilità e dolore.


Il piede cavo colpisce anche i bambini?


Poiché le cause possono essere sia congenite che acquisite, anche i bambini potrebbero soffrire della condizione nota come piede cavo. Uno studio condotto su 3.511 bambini delle scuole primarie di Isparta (Turchia) ha analizzato l’incidenza e le caratteristiche cliniche del piede cavo. I ricercatori hanno scoperto che circa l’11,7% dei bambini presentava questa deformità, in forme più o meno marcate. Questi dati sono in linea con le rilevazioni effettuate da EccellenzaMedica.it, sito di prenotazioni mediche online, presso i centri di ortopedia del piede accreditati.


Tra i piccoli pazienti con piede cavo, il 65% riferiva sintomi come dolore al tallone, affaticamento o disagio durante la deambulazione, sintomi che tendevano ad aumentare con l’età e con la gravità della deformità. Inoltre, una parte dei bambini (circa il 37%) mostrava lievi alterazioni neurologiche, anche se solo in pochi casi è stato possibile individuare una causa precisa del disturbo.


In conclusione, lo studio ha evidenziato che il piede cavo è relativamente frequente anche in età pediatrica e che la sua gravità tende a crescere con l’età, rendendo importante una diagnosi precoce e un eventuale intervento correttivo o fisioterapico.


Fonti e bibliografia


  • Aott.org.tr/en/pes-cavus-an-analysis-of-epidemiologic-and-clinical-features-165100;
  • Infochirpied.fr.

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